Thanx god is friday!

Uno dei vantaggi del lavorare qui é il venerdi. Il venerdi si fa
"horaire continué". Quando me l’han detto non sono stato molto
contento, perché ovviamente non avevo capito di cosa si
trattasse…pensavo si facesse una tirata unica fino alle 18, senza
pause a mezzogiorno…alhamdulillahi mi sbagliavo! Venerdi si finisce
alle 14, cosi uno ha il tempo di riposarsi per bene tutto il pomeriggio
ed essere bello in forma per "se defoncer" il venerdi sera. Quanta
saggezza in questi uffici. Orario continuo fino alle 14 e alle 14 e 05
Daniele é sotto il mio ufficio con il mitico pablo (il suo
motorino..fantastico, l’imitazione cinese dei motorini nigeriani…non
credo si debba aggiungere altro), pronti per andare a mangiare. Mi
porta in una sorta di ristorante per bambini…nel menu c’é una lista
infinita di gelati e la cosa più alcolica che servono é la birra senza
alcool. Il cibo viene servito su dei piatti a forma di labbra (che a
mio avviso fa molto più night club che locale pour enfants)! Finito di
mangiare corro al mio appuntamento con Marcelline, sono già in ritardo
di 20 minuti…Marcelline invece é in ritardo di 40, quindi non c’é
problema. Mi porta a vedere una casa non lontano da dove lavoro…ma il
guardiano che dovrebbe essere li d aspettarci con le chiavi non c’é.
Siamo arrivati troppo tardi e lui se n’é tornato a casa. Io a questi
punti mi incazzo un po con Marcelline…é tre giorni che andiamo in
giro a vedere case, e più della metà le ho viste solo da fuori, perché
Marcelline non si mette d’accordo con i guardiani. Scopro che i
Beninoise se la prendono facilmente pero’, come realizzero’ poi, é
purtroppo necessario se si vuole essere presi sul serio. Alle 17 sono
già a casa e ne approfitto per fare un riposino di mezz’ora. Mi sveglio
invece dopo due ore e mezza…beh normale, la sera prima avevo dormito
5 ore. Andiamo a fare l’aperitivo in un posto davvero chic. Oltre a me
e Daniele ci sono Gaetan e Constanza e un’altra coppia di amici. A
Cotonou c’é una quantità di coppie inverosimili. Family land. Daniele
ci porta poi in un maquis davvero carino. Attraversiamo tutta la città
e nel percorso vediamo almeno due maxischermi. Eh si domenica comincia
la CAN, la coppa continentale di calcio! Scopro che il nomignolo della
squadra Beninoise é "Les écureuils" (gli scoiattoli)…se penso a
quanto più boriosi siano i senegalesi "les lions de la teranga"…beh,
direi che per quest’anno il mio tifo sarà per gli scoiattoli! Arriviamo
ad un maquis tipicamente tipico (meravigliosa espressione senegalese):
i tavolini sono praticamente sulla strada, nel menu ci sono 4 piatti in
tutto e il rischio cagotto é piuttosto alto. Finito di mangiare andiamo
allo "djembé live", lo stesso locale dove ero stato anche il venerdi
precedente. Un gruppetto reggae di 5 elementi, gli strumenti escono
tutti insieme dalle stesse due casse…il suono é pero’ buono nel
complesso. Rincontro David, un musicista conosciuto il eberdi prima.
David ha girato un po l’africa dell’ovest. E’ stato in Niger ed ha
vissuto per 7 anni in costa d’avorio. E’ dovuto scappare quando in
Costa d’avorio c’é stato il petit problem. Il petit problem a cui si
riferisce é la guerra civile che dal 2002 al 2006 ha fatto almeno 4000
morti e ha lasciato nella testa della gente delle immagini che credo
non potranno cancellare mai. David non mi racconta nulla di tutto cio’;
accenna solo in maniera molto vaga al petit problem, ma dai suoi occhi
si capisce perfettamente di cosa sta parlando. Nella serata conosco poi
due senegalesi, che quando mi sentono parlottare in wolof impazziscono
dalla gioia e vorrebbero offrirmi una boisson…non posso accettare, il
senegal é stato cosi buono con me che sono io a dover offrire ai
ragazzi…é fuori discussione. Conosco poi anche Marie, Cecile e
l’ubriachissimo…mmm come si chiamava lui…bo, lo reincontrero’.
Marie racconta una barzelletta a me e Cecile. La barzelletta é
assolutamente "nulle"…ma io sorrido lo stesso perché l’ho
capita…l’ho capita prima di Cecile…sorrido perché sono
contento…ripenso a quando sono arrivato a Dakar e non capivo nulla di
nulla…e penso ai miei "professori", Florian, Emilie, Olivier ed
Emeric…e ancora sorrido..e poi, beh, Marie é talmente carina che un
sorriso se lo merita!

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